Chi paga la TARI per gli immobili in affitto?
Una delle questioni spesso da risolvere in caso di immobili concessi in locazione è quella del pagamento delle imposte comunali. In questo articolo ci occupiamo in particolare della Tari, la tassa sui rifiuti: a chi spetta pagarla per un’abitazione in affitto? Al titolare o all’affittuario? Di seguito rispondiamo a questa domanda tenendo in considerazione le diverse situazioni che possono verificarsi.
Cos’è la TARI?
Chiariamo innanzitutto di cosa stiamo parlando. La Tari è la tassa relativa alla gestione dei rifiuti il cui ricavato va a coprire i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti stessi. Il presupposto per il pagamento di questa imposta è “il possesso o la detenzione a qualsiasi titolo, e anche di fatto, di locali o di aree scoperte, a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani e assimilati”, come si legge nel Regolamento ministeriale per la disciplina della tassa sui rifiuti. Questo passaggio costituisce la base fondamentale per determinare a chi spetta il pagamento della Tari in caso di locazione di un immobile.
Affitto: chi paga la TARI?
Essendo legata ai concetti del possesso e della detenzione dell’immobile, il pagamento della TARI in caso di affitto spetta all’inquilino. Esiste tuttavia un’eccezione relativa ai casi di locazione inferiore ai 6 mesi. In particolare il Comma 643, Articolo 1, della Legge n.147 del 27 dicembre 2013 stabilisce che in caso di detenzione temporanea di un immobile, di durata non superiore a sei mesi nel corso dello stesso anno solare, la TARI spetta soltanto “al possessore dei locali e delle aree a titolo di proprietà, usufrutto, uso, abitazione o superficie”. Di fatto quindi la TARI spetta in via eccezionale al locatore e non al conduttore solo nel caso di cessione in affitto per una durata non superiore ai 6 mesi. Nel caso tuttavia di un utilizzo inferiore ai 6 mesi nell’arco di un anno, ma non nell’ambito di una detenzione temporanea, la TARI spetta comunque all’utilizzatore per tutta la durata della detenzione. È il caso ad esempio di un contratto di affitto 3+5 o 4+4 che inizia a partire dal mese di ottobre: la TARI relativa ai mesi di utilizzo dell’immobile sarà in capo al locatario.
Affitto e TARI in caso di morosità
Nel caso di mancato pagamento della TARI relativa a un immobile ceduto in locazione per più di 6 mesi, il Comune potrà rivalersi solo sull’affittuario attraverso l’invio di solleciti ed eventuali sanzioni. Il titolare dell’immobile non sarà quindi chiamato in nessun caso a farsi carico dei mancati pagamenti TARI dell’inquilino, così come l’inquilino non dovrà rispondere di eventuali arretrati relativi all’imposta e riguardanti i periodi precedenti a quello di locazione.